Ripa Teatina: Celebrato il gemellaggio con Sequals
Celebrato questa mattina presso il municipio di Sequals il gemellaggio tra Ripa Teatina e il Comune friulano nel nome di Primo Carnera e Rocky Marciano
Sequals (PN), 12 luglio 2008
Nel nome di Rocky Marciano, orginario di Ripa Teatina (CH), e di Primo Carnera, nato a Sequals (PN), i due Comuni hanno ufficializzato questa mattina, presso il municipio della cittadina friulana, il loro atto di gemellaggio, nato dopo l'incontro tra le due amministrazioni avvenuto a Roseto degli Abruzzi (TE), in occasione del torneo europeo di pugilato valido per la qualificazione olimpica.
Questa mattina, nella sala consiliare del municipio di Sequals, Mauro Petrucci, sindaco di Ripa Teatina, e Francesca Piuzzo, primo cittadino di Sequals, hanno firmato l'atto di gemellaggio, pronunciando solennemente il giuramento di amicizia tra le due realtà amministrative.
La cerimonia si è svolta alla presenza di Nino Benvenuti, campione di pugilato degli anni Sessanta, cittadino onorario di entrambi i paesi, e di Giovanna Maria Carnera, figlia del grande pugile friulano.
«È un privilegio – ha esordito il primo cittadino ospitante, Francesca Piuzzo – rivolgervi questo benvenuto per la cerimonia di sottoscrizione del patto di gemellaggio tra due città che hanno dato i natali a due campioni che per il loro modo di essere e la loro professionalità hanno saputo riscattare la loro condizione di emigrati, dando dignità a tutti gli italiani che hanno abbandonato le loro terre per cercare fortuna negli Stati Uniti. Quello che sottoscriviamo oggi è un patto di amicizia e di fratellanza, che unirà le nostre comunità in perpetuo per sviluppare la conoscenza reciproca e il perseguimento di obiettivi comuni».
«Essere gemelli – ha risposto il sindaco di Ripa Teatina, Mauro Petrucci –significa avere un patrimonio cromosomico in comune. Evidentemnete Ripa Teatina e Sequals hanno scoperto di avere questo patrimonio. I nostri due paesi sono molto simili, in effetti: entrambi dalle solide tradizioni contadine, caratterizzati dallo spirito di sacrificio e di abnegazione che hanno fatto sì che le due comunità siano cresciute e si siano sviluppate in questi decenni. Simbolo di questa crescita è certamente la storia dei nostri due campioni di uno sport che è evocazione di sacrificio e di regole. I nostri territori hanno le stessa caratteristiche dei nostri pugili: fatica, durezza, perseveranzam ma anche gioia nel raggiungere i risultati. Tanto ci accomuna, anche e soprattutto i sacrifici degli emigrati, che hanno avuto in Rocky Marciano e Primo Carnera un sostegno ed un motivo di orgoglio e fierezza nei momenti duri di sofferenza ed umiliazione. In un'epoca di globalizzazione come la nostra è importante anche ribadire i legami di amicizia tra nord e sud. Mi auguro che il patto abbia un futuro sempre vivo con una frequentazione sempre attenta e costante. Chiudo ricordando una leggenda metropolitana: pare che Pierino Marchegiano, il papà di Rocky, che lavorava in un calzaturificio, abbia portato il figlio ad un incontro di Carnera e quest'ultimo abbia abbracciato il piccolo Rocky: quasi un segno di un passaggio di consegne che oggi rinnoviamo con il nostro gemellaggio».
«È un onore per me – ha detto Nino Benvenuti – essere accomunato a due nomi così importanti: ho avuto la gioia di conoscere entrambi i campioni che oggi celebriamo, Carnera nel 1960 subito dopo le Olimpiadi, e Marciano a New York durante il match contro Griffith. Sono stati due momenti incancellabili per la mia vita. E oggi sono concittadino onorario sia dell'uno che dell'altro: cosa si può volere più dalal vita?»
«Mio papà e Rocky – ha chiosato Giovanna Maria Carnere – sono stati due uomini legati ad uno sport del cuore ed oggi sono eternamente legati i due paesi che hanno dato loro delle radici. Una vera gioia per me e li immagino ora, insieme, abbracciati, che si dicono l'un l'altro “è ben fatto”».
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