Tollo: Il sindaco risponde alla minoranza su Auditorium e personale
«Mi stupisce che il capogruppo dei Ds continui a sostituirsi con motivazioni pretestuose al vecchio Comitato di Controllo, di cui ho avuto un gran rispetto per il lavoro che hanno svolto»: così Angelo Gialloreto, sindaco di Tollo, risponde alle critiche di Antonio Di Biase, ex primo cittadino, sulla gestione dell’Auditorium comunale.
«L’Auditorium – precisa Gialloreto – è utilizzato per tutti gli scopi per i quali lo abbiamo realizzato, sia culturali, sia ricreativi e non penso che l’avv. Di Biase voglia lasciare un’opera importante per il paese del tutto inutilizzata. L’affidamento in gestione della struttura è stata una necessità dettata dalla volontà di farla funzionare realmente e tenerla a disposizione della cittadinanza che non mi risulta essere scontenta dell’opera e del suo utilizzo. Per quanto riguarda gli aspetti gestionali conseguenti alle scelte della giunta municipale, essi sono demandati ai competenti responsabili del servizio. Se invece è qualche ristoratore a protestare, l’avv. Di Biase faccia nomi e cognomi, anche perché nessuno è venuto in Comune a protestare per le feste che si realizzano nell’Auditorium: se qualcuno mi avesse segnalato una situazione di disagio o di scontentezza, sarei stato io il primo a dare i chiarimenti necessari. Comunque, le attività ricreative che si svolgono nell’Auditorium sono totalmente diverse da quelle che possono essere realizzate dai ristoratori nei loro locali e non sono in contrasto e in concorrenza con questi ultimi».
Gialloreto chiarisce anche le disposizioni date ai dipendenti comunali in difformità con le loro qualifiche: «Poiché le leggi finanziare che si sono succedute negli anni ci hanno impedito di assumere nuovo personale, e quella per il 2007 renderà ancora più stringenti i vincoli per i Comuni, abbiamo deciso di utilizzare al meglio i dipendenti che abbiamo, senza farci ingabbiare dalla rigidità delle attribuzioni contrattuali, per realizzare complessivamente una migliore e più efficiente organizzazione del servizio ai cittadini, in ossequio al principio della flessibilità, introdotto dalla Legge Biagi che è un aiuto importante anche per i Comuni in difficoltà. Inoltre, tutti i provvedimenti di questo tipo sono stati concordati con i dipendenti stessi. Di Biase vorrebbe ingessare il lavoro degli assunti in Comune a posizioni contrattuali predeterminate, senza pensare alle esigenze dell’Ente e dei cittadini».
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