Unione delle Colline Teatine

Nasce nel 2005 dall'idea dei Comuni di Ripa Teatina, Vacri, Villamagna, Casacanditella, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina e Tollo (tutti in provincia di Chieti) di mettere insieme alcuni servizi per la cittadinanza ed ottimizzare le risorse.

04 agosto 2006

Villamagna: inaugurazione asilo nido e "Turchi" di notte

Un sabato di festa per Villamagna: si inaugura il nuovo asilo nido e si ripete il fascino della rappresentazione dei Turchi in notturna


Villamagna, 4 agosto 2006

La giornata di domani sarà importante per l’intera comunità cittadina: due eventi che toccano la tradizione e il futuro dei villamagnesi saranno racchiusi in poche ore.
Nel pomeriggio, alle 16.30, il sindaco, Paolo Nicolò, taglierà il nastro dell’asilo nido “Mary Poppins”, in viale Regina Margherita, all’interno della vecchia scuola materna: una struttura che, oltre all’asilo, conterrà un servizio mensa e doposcuola per gli alunni delle elementari e medie.
A gestire la struttura sarà la ditta specializzata EPI di Bucchianico. L’affidamento in gestione della struttura, firmato dal Comune e dalla EPI, ha durata di sei anni e prevede un canone di locazione modesto a carico dei gestori, che si sono impegnati anche nell’adeguamento del palazzo di viale Regina Margherita. Inoltre, la EPI si impegna a fornire anche un servizio di animazione ed intrattenimento per bimbi e ragazzi delle scuole dell’obbligo.
«La creazione di un asilo nido nel territorio comunale – ha dichiarato il primo cittadino, Paolo Nicolò – è un segnale importante dell’attenzione dell’amministrazione comunale verso le esigenze dei cittadini, specie delle mamme e dei papà che per diversi motivi di natura lavorativa non possono occuparsi nel corso della giornata dei propri piccoli. Grazie all’esperienza ed alla professionalità delle animatrici della ditta affidataria, i bambini di Villamagna potranno avere un servizio di alta qualità, che sarà di ausilio anche nelle attività extrascolastiche».
Alle prime ombre della sera, alle 21.00, inoltre, si ripeterà la magia della rappresentazione dei Turchi, che la tradizione colloca a mezzogiorno del 12 luglio, giorno della festa di Santa Margherita, patrona della cittadina. Per i turisti e per coloro che non hanno potuto ammirare l’affascinante spettacolo, l’amministrazione comunale e la Pro-Loco ripropongono dunque la narrazione vivente del miracolo di Santa Margherita.
Il tutto inizia con i Saraceni accampati nei dintorni di Villamagna: prima di attuare il loro piano di devastazione, i turchi mandano in avanscoperta un drappello con a capo tre uomini scelti per spiare se il paese è protetto da una guarnigione e preparare quindi l'attacco. Giunti nei sobborghi della cittadina, mentre i tre scrutano la zona, improvvisamente appare una fanciulla che sbarra a loro il passo. Dopo averli intimoriti, la misteriosa apparizione sparisce. I soldati che accompagnavano il drappello si arrestano sconcertati, poi si consultano e decidono di riferire l'accaduto ai loro comandanti, che non ne vogliono sapere di rinunciare all'assedio. I soldati tornano di nuovo e si spingono vicinissimi al paese, provocano alcuni focolai di incendio, con l'intento di terrorizzare la popolazione prima del saccheggio ma si ripresenta la misteriosa fanciulla. Non basta: i Saraceni decidono di far intervenire comunque il grosso della truppa per cingere d'assedio Villamagna e baldanzosi e spavaldi, preceduti dalla fanfara, raggiungono le porte della cittadina; tutto ormai sembra perduto. Ma un altro evento straordinario interviene a fermare la loro marcia: una trincea di fuoco si accende davanti ad essi e per la terza volta appare la strana fanciulla. Di fronte a questi prodigi, sbigottiti e toccati dalle parole della coraggiosa giovane, i soldati si sbandano intimoriti e fuggono disordinatamente. Nei pressi della località chiamata «La Croce» i Saraceni avvertono che una forza misteriosa si oppone ai loro piani, ricompongono i drappelli e stabiliscono di risparmiare Villamagna dal saccheggio e dalla morte. Ripongono le anni e si riavvicinano per entrare pacificamente nella cittadina, attraversano le vie principali e fraternizzano con i villamagnesi. Li ritroviamo in piazza, dinanzi alla chiesa madre, ove si conclude la rappresentazione: all'interno dell'edificio sacro, il popolo celebra la novena in preparazione alla festa di Santa Margherita; alcuni soldati entrano nel tempio e riconoscono nella statua solennemente esposta, la strana giovanetta che li aveva fermati lungo la via, pronunciando parole di pace. La voce si sparge e i villamagnesi gridano al miracolo, mentre i turchi si convertono al cristianesimo. Una stora popolare, che unisce a dati storici molte invenzioni popolari, ma che creano una rappresentazione piena di fede e di pathos che è sempre seguita da numerosissimi turisti e fedeli.