Villamagna: Richiesta di una nuova Doc
I produttori di sei Comuni della Val di Foro uniti per il riconoscimento di una nuova DOC vinicola
Villamagna, 21 aprile 2008
A tre anni dalla formulazione per la prima volta dell’idea, nello scorso fine-settimana è stato presentato formalmente il progetto per l’avvio del riconoscimento di una nuova Doc vinicola, tipica della Val di Foro: la “Villamagna doc”, questa la denominazione che dovrebbe assumere il nuovo tipo di vino, è sostenuta dai produttori, dalle aziende agricole e dagli amministratori di sette comuni, Ari, Bucchianico, Casacanditella, Miglianico, Ripa Teatina, Vacri e Villamagna, intervenuti sabato scorso ad una riunione tecnica, insieme al neosenatore Alfonso Mascitelli.
«L’idea – ha spiegato Giovannino D’Onofrio, ex Presidente della Cantina Sociale Villamagna, nonché consigliere del Consorzio di Tutela dei Vini d’Abruzzo – di realizzare un prodotto fortemente differenziato in verità risale a più di 10 anni fa, da quando, incominciando ad impiegare sul campo appropriate tecniche agronomiche ed in cantina innovativi processi di lavorazione delle uve, ci si è resi conto di essere in grado di distinguersi sull’indifferenziata massa presente sul mercato.
«Una valida squadra tecnica, in seguito ad accurate indagini pedoclimatiche ed agronomiche, ha individuato la zona di produzione della nuova doc circoscritta a quei terreni, ricadenti nei territori dei Comuni interessati, vocati alla qualità, così come intesa (in termini di grado alcoolometrico ed estratti) dal disciplinare stesso.
«Il lancio sul mercato di un prodotto d’eccellenza, che dovrebbe aggirarsi su una non indifferente quantità stimata di 40-50 mila ettolitri, potrebbe far scaturire quelle opportunità di attrattiva in grado di consentire di sfruttare al massimo le potenzialità ancora inespresse del nostro territorio e permettere al consumatore finale di identificare quest’ultimo con il prodotto stesso.
«Oltre alle Cantine sociali, l’apporto delle piccole e medie aziende imbottigliatrici locali che da tempo contribuiscono, con tanti sacrifici e difficoltà, a rendere conosciuto il nome del Montepulciano d’Abruzzo a livello internazionale, risulta fondamentale per trovare i giusti canali commerciali di cui servirsi per la promozione del nuovo marchio d’origine».
Unanime è stata la condivisione e l’apprezzamento sul lavoro svolto in merito alla richiesta della nuova denominazione d’origine, ma con l’invito ad ampliarne l’area di produzione.
«La proposta per la nuova denominazione di origine controllata – ha chiosato il sindaco di Villamagna, Paolo Nicolò – spero che costituisca l’inizio di una reale e proficua intesa tra i produttori della nostra vallata. Siamo finalmente partiti con questo percorso, ma ancora molti sono i passaggi da esperire, in particolare l’affinamento del disciplinare e la perimetrazione della zona di produzione. Auspico che la proposta possa rapidamente essere portata all’attenzione del Ministero, con il sostegno convinto di sempre più realtà locali».
Il prossimo incontro dei produttori e degli amministratori è fissato per l’8 maggio prossimo.
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