Ripa Teatina: Mauro Petrucci propone un movimento di sindaci con a capo Remo Gaspari
«Indipendentemente dalle accuse penali, Del Turco ha una grave colpa politica. Ripartiamo dai sindaci guidati da Remo Gaspari»: il sindaco di Ripa Teatina, Mauro Petrucci, rilancia la sua proposta per l’Abruzzo
Ripa Teatina, 17 luglio 2008
«Raccogliamo i sindaci e poniamoli all’interno di un grande movimento civico e chiediamo all’on. Remo Gaspari di fare un ultimo sacrificio per la sua regione, mettendosi a capo di questo raggruppamento»: questa è l’articolata proposta del sindaco di Ripa Teatina, presidente dell'Unione dei Comuni delle Colline Teatine e membro del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl Chieti-Ortona, Mauro Petrucci, che analizza a freddo le prospettive della politica abruzzese dopo gli arresti che hanno terremotato la Giunta regionale ed individua delle responsabilità politiche nell’azione del governatore in carcere.
«Non è mio compito né mio intendimento – ha dichiarato il dott. Petrucci – usurpare il ruolo di chi è stato chiamato a giudicare dal punto di vista giudiziario l’on. Del Turco, quindi non entro nel merito della Giustizia che farà serenamente il suo corso. Ovviamente auspico, per ragioni di carattere umano e generale, che le accuse mosse contro il presidente della giunta regionale siano infondate, anche perché se è vero che ognuno ha il governo che si merita, non credo che l’Abruzzo, con tutto quello che ha dato in termini di lavoro e di sacrificio, meriti di essere additato in tutta la nazione per un fatto così grave come lo scandalo della Sanità pubblica.
Se però non posso esprimere un giudizio dal punto di vista giudiziario, come cittadino, elettore ed amministratore non posso esimermi da fare ad alta voce qualche considerazione politica sull’operato dell’on. Del Turco, al netto delle ultime vicende di cronaca. Il presidente della Giunta regionale aveva un oggettivo vantaggio nel momento in cui ha vinto le elezioni: non avere una storia di presenza politica in Abruzzo, quindi al riparo da quelle inevitabili collateralità che si creano con quei politici che crescono nella nostra terra e realizzano la loro carriera politica interamente in regione. Del Turco appariva davvero sopra le parti e dunque in grado di mettere fine, grazie proprio alla sua estraneità, al malcostume che si era sedimentato negli anni. Inoltre, il presidente aveva autorità (più che autorevolezza) e la utilizzava, anche con la minaccia delle dimissioni, per imporre la sua visione delle cose e le decisioni più importanti e delicate vedevano il suo necessario imprimatur. C’erano dunque tutte le condizioni per sradicare un andazzo poco edificante per la nostra regione. Se in tre anni, l’on. Del Turco non è riuscito a rimettere a posto queste storture della politica abruzzese, allora questa è la sua colpa più grave, a livello politico.
A questo punto, ribadisco che è giunto il momento di rifondare la politica regionale ripartendo non dai partiti, che non hanno avuto la capacità di indirizzo e controllo, ma dalla base, espressa dai sindaci, che sono i più vicini ai nostri concittadini. Pertanto ribadisco l’appello a tutti i colleghi sindaci per valutare la necessità di ritrovarsi tutti insieme intorno ad un progetto politico nuovo basato su un programma che provenga ed interpreti le esigenze e le aspirazione degli abruzzesi. Sono felice delle dichiarazioni rese dall’on. Remo Gaspari, al quale chiedo un ultimo sacrificio per il suo e nostro amato Abruzzo: si ponga alla testa di questo movimento per rifondare la nostra regione».
0 Comments:
Posta un commento
<< Home