Vacri: XXXVII Premio di Poesia Dialettale
Camillo Coccione vince la XXXVII edizione del premio di poesia dialettale più longevo d’Abruzzo. Premi anche ai bimbi ed ai ragazzi. La cerimonia solenne di premiazione domani sera a Vacri
Vacri, 8 dicembre 2006
Momento d’oro per Camillo Coccione: il poeta in vernacolo di Poggiofiorito, dopo aver vinto in estate la XXIX edizione del premio “Ripa Teatina”, si è classificato primo anche nel concorso di poesia dialettale più longevo e prestigioso d’Abruzzo, il “Città di Vacri”, che è giunto quest’anno alla sua XXXVII edizione.
Una edizione particolarmente ricca, questa, che ha visto la partecipazione di ben oltre sessanta concorrenti da tutta la regione e che ha riscosso un notevole successo anche tra le scuole: in cinquanta, infatti, si sono cimentati, dagli 8 ai 13 anni, nella composizione dei versi in dialetto abruzzese. La cerimonia di premiazione ci sarà domani sera, 9 dicembre, alle 17.00 in municipio. Oltre a Coccione, vincitore con la poesia “Corre lu vente”, verranno premiati Maria Lucilla Olivia, di Ripa Teatina, seconda classificata, con “Sete di luce”, e Concetta Tritapepe D’Amico, di Lanciano, con “Gnà vede”. Per la sezione “scuola media” ha vinto Rebecca D’Alessandro di Vacri con “Antiche Emozioni” e per la “scuola elementare” Arianna Mammarella di Vacri con “Una distesa verde”.
«Continuare una tradizione quasi quarantennale – ha dichiarato il primo cittadino, Antonio D’Aristotile – è una gioia ed un onore per tutta la comunità vacrese, che sente fortemente il legame con la propria terra, che si esprime primariamente attraverso il dialetto, segnacolo della nostra origine».
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