Unione delle Colline Teatine

Nasce nel 2005 dall'idea dei Comuni di Ripa Teatina, Vacri, Villamagna, Casacanditella, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina e Tollo (tutti in provincia di Chieti) di mettere insieme alcuni servizi per la cittadinanza ed ottimizzare le risorse.

04 aprile 2009

Villamagna: Al Vinitaly grosso successo per i vini villamagnesi

I vini di Villamagna spopolano al Vinitaly: una medaglia d’oro, una d’argento e tre gran menzioni dal concorso di Verona. Il sindaco, Paolo Rosario Nicolò, rilancia la richiesta della doc “Villamagna”

Villamagna, 4 aprile 2009


Si sta profilando un grande ed inatteso successo per i vini villamagnesi al Concorso Enologico Internazionale di Verona 2009.
A meritare il prestigioso riconoscimento della Gran Medaglia d’Oro per la categoria dei vini rossi dai 4 ai 6 anni dalla vendemmia è stato il Montepulciano d’Abruzzo DOC “Negus 2003” dell’Azienda Agricola “La Cascina del Colle”,capace di avere la meglio quest’anno sulle blasonate etichette italiane in gara (come Amarone, Brunello, Aglianico).
Il medagliere comprende altresì una Medaglia d’Argento per il “Negus” annata 2001, come vino rosso con oltre sei anni dalla vendemmia. A completamento del ricco palmarès si aggiungono le Gran Menzioni ricevute dall’Azienda Vinicola Torre Zambra per il Montepulciano DOC “Colle Maggio” 2006, per il Cerasuolo “Colle Maggio” 2008 e per lo Chardonnay IGT “Colle Maggio” 2008.
Gestita da Nazario D’Onofrio con la collaborazione dei propri familiari, “La Cascina del Colle”, nome giovane nel panorama vitivinicolo, ma solo sulla carta, non certo nella sostanza, ha saputo con successo consolidare l’eredità del capostipite Francesco Gabriele, riscuotendo sin dai primi vini prodotti ed immessi sul mercato interessanti riconoscimenti nei più importanti concorsi e selezioni nazionali ed internazionali, puntando e raggiungendo in tempi brevi l’apice della “piramide della qualità”.
La costante ed amorevole cura delle vigne, poste su siti ad alta vocazione enologica e con basse rese, la selezione delle uve e la loro vinificazione seguite da uno staff tecnico di comprovata esperienza ed infine l’affinamento in pregevoli barrique hanno dato vita ad un vino di grande personalità con un’evoluta ampiezza di profumi ed aromi persistenti.
La passione e la dedizione per il proprio lavoro che accomunano anche l’Azienda Torre Zambra di De Cerchio Riccardo e Vincenzo, da oltre 40 anni presente sui mercati nazionali e soprattutto esteri (Europa, Stati Uniti e Giappone), nonché pluripremiata e menzionata sulle migliori guide del settore, sono sempre state supportate dalla continua ricerca del miglioramento tecnologico, teso a preservare e nel contempo esaltare la tipicità dei prodotti: una strategia rivelatasi vincente per l’intera filiera vitivinicola villamagnese.
«Salutiamo con orgoglio – ha commentato il sindaco, Paolo Rosario Nicolò – un risultato lusinghiero per le nostre aziende vinicole, che hanno permesso di dare visibilità all’intera realtà produttiva villamagnese, grazie ad un’eccellente azione di promozione del nostro territorio. Quello del vino è un mondo complesso: richiama sì un ambiente, un clima, ma anche una comunità, la storia, la professionalità espressa nel lavoro, insomma sono gli uomini che sostanziano il concetto stesso di territorio ed è a loro che rivolgo le mie congratulazioni più sincere. La qualità della materia prima è un presupposto ineludibile, ma occorre saperla gestire e soprattutto tutelare. Alla luce dei favorevoli giudizi riscossi, la DOC locale “Villamagna”, un rigoroso progetto di qualità distinta, basato su un nuovo marchio e modello di tracciabilità del vino locale, avrà di certo le carte in regola per potersi realizzare: un sogno che potrà finalmente iniziare ad uscire dal cassetto. In un momento difficile come quello attuale si impone una riflessione. Gli aumenti dei costi alla produzione e il calo generalizzato della domanda stanno impedendo al patrimonio eno-culturale del nostra generosa terra di conservare il suo effettivo valore. Ed è proprio in queste circostanze che occorre rivitalizzare le fortunate sinergie createsi nel tempo con passione e sacrificio tra uomo e ambiente, per far comprendere a tutti, quanto più possibile, le affascinanti sfaccettature dei luoghi in cui il nostro vino nasce e riesce a far parlare di sé nel mondo».