Vacri: Il sindaco contro la Rai per il segnale televisivo
«O i tecnici Rai finalmente si occupano di garantire il servizio pubblico a tutti o non pagheremo più il canone»: il sindaco di Vacri si pone alla testa di un movimento di protesta contro l’impossibilità di ricevere in un’ampia area della Val di Foro il segnale Rai
Vacri, 16 marzo 2009
«Siamo stanchi di dover provvedere sempre di tasca nostra alle inadeguatezze del servizio tecnico della Rai»: così Antonio D’Aristotile, sindaco di Vacri, denuncia i gravi disservizi che si ripetono in un’ampia area della Val di Foro, che coinvolge più di 500 utenze televisive da San Martino sulla Marrucina fino a Villamagna.
«Da oltre vent’anni – ha spiegato il dott. D’Aristotile – i cittadini di Vacri, in maniera volontaria, attraverso una sottoscrizione-colletta pagano le riparazioni dell’unica antenna ripetitrice del segnale Rai che era collocata sino a venerdì scorso sul campanile della nostra chiesa parrocchiale, nonostante le decine di segnalazioni fatte pervenire ai competenti organi tecnici della tv di Stato. Ora, dopo il temporale che si è abbattuto la settimana scorsa in maniera violenta su tutta la Val di Foro, non abbiamo neppure più la possibilità di ripararla, visto che un fulmine l’ha resa del tutto inservibile: da diversi giorni, oltre 500 case non hanno più la possibilità di guardare i programmi del servizio pubblico radiotelevisivo, sebbene tutti paghino regolarmente il canone Rai. Siamo ormai stufi di questa situazione e da parte dell’amministrazione comunale di Vacri c’è la massima solidarietà per tutti i cittadini che non possono più usufruire di un servizio che paghiamo tutti con puntualità. Perciò se la Rai, che abbiamo nuovamente sollecitato per un immediato intervento sull’impianto, dovesse ancora una volta rispondere picche alle nostre richieste, sarò il primo a non pagare più il canone di abbonamento alla radio-tv, insieme con tutti i miei cittadini».
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