Unione delle Colline Teatine

Nasce nel 2005 dall'idea dei Comuni di Ripa Teatina, Vacri, Villamagna, Casacanditella, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina e Tollo (tutti in provincia di Chieti) di mettere insieme alcuni servizi per la cittadinanza ed ottimizzare le risorse.

30 gennaio 2009

Ripa Teatina: Il sindaco precisa sul Comitato Ristretto Asl

«I sindaci non sono né smemorati, né folli, ma chiedono un’azione coordinata e centralizzata sui tagli alla Sanità»: il sindaco di Ripa Teatina, Mauro Petrucci, precisa la posizione del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl di Chieti-Ortona

Ripa Teatina, 30 gennaio 2009


«Non siamo né smemorati né folli»: esordisce così Mauro Petrucci, sindaco di Ripa Teatina e membro del Comitato Ristretto dei Sindaci della Asl di Chieti-Ortona, nello spiegare la posizione dei primi cittadini esposta ieri nel corso di una conferenza stampa e in risposta ad un articolo apparso oggi sulla testata “Prima da Noi”.
«Evidentemente, nell’agosto scorso – prosegue il dott.Petrucci – ci fu da parte del Comitato Ristretto dei Sindaci una presa di posizione favorevole agli accorpamenti e al piano di riordino presentato dal manager Mario Maresca che, seppur sofferta, teneva conto della situazione economica della Sanità abruzzese, nella consapevolezza dei disagi che ciò avrebbe comportato per gli utenti, non avendo altre alternative. La sottoscrizione e la condivisione dei provvedimenti illustratici dal direttore generale qualche mese fa era dettata e giustificata dalla necessità di non arrivare ad un ulteriore smantellamento delle strutture, in particolare l’ospedale di Guardiagrele. Ora invece, il piano industriale 2009-2010, presentato dal manager a distanza di pochi mesi, va a sconvolgere completamente quella previsione che avevamo con sofferenza approvato. L’attuale posizione del Comitato Ristretto dei Sindaci trae origine dalla considerazione che i primi cittadini hanno due responsabilità, dalle quali non possono prescindere: una di natura amministrativa, che deve garantire una normale ed efficace erogazione delle prestazioni sanitarie nel rispetto dei bilanci; una di natura politica, nei confronti dei cittadini di un territorio geograficamente disagiato che ha visto in passato e vede oggi nella presenza dei presidi ospedalieri di Ortona e Guardiagrele un punto di riferimento e di sicurezza per le esigenze della salute.
Ritenendo inoltre che la crisi del Sistema Sanitario abruzzese non è imputabile ad una sola Asl, ma a tutto il complesso sistema regionale, il Piano di Rientro non può ridursi ad una semplice somma matematica di tagli da operare nelle varie aziende. Pertanto, la cura di questo “malato”, che è la Sanità regionale, non può essere affidata ai sei manager che operano in maniera separata tra loro, ma deve essere il frutto di un’azione coordinata a livello regionale perché l’Abruzzo è costituito da appena 1,3 milioni di cittadini, dimensione questa che permette un approccio di questo tipo. Inoltre, qualora si dovesse veramente rendere necessario il ridimensionamento o la chiusura dei piccoli ospedali, ciò è giusto che avvenga contestualmente in tutto il territorio regionale, onde evitare di ingenerare dubbi nella cittadinanza su decisioni parziali o campanilistiche, non dettate da motivazioni di razionalizzazione. Qualora ciò non avvenisse, diventerebbe difficile spiegare ai nostri corregionali decisioni di questo tipo.Per queste ragioni, il Comitato Ristretto dei Sindaci chiede la sospensione degli attuali piani di rientro fino a quando non ci sarà un incontro con l’attuale Giunta Regionale e con il commissario Gino Redigolo, dove andrà ad esporre le proprie ragioni e difficoltà».

22 gennaio 2009

Tollo: Incontro sul alcol e sicurezza stradale

«Alcol, guida, salute e sicurezza stradale»: domani sera alle 20.00 all’auditorium comunale di Tollo un incontro per i giovani con esperti e agenti di polizia

Tollo, 22 gennaio 2009


Educare e sensibilizzare tutte le persone alla sicurezza stradale: è questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale di Tollo che promuove per domani sera alle 20.00, presso l’auditorium comunale, un incontro pubblico dal titolo «Alcol, guida, salute e sicurezza stradale: consigli pratici».
Relatori della serata Camilla Di Peppe, responsabile del Servizio di Alcologia della Asl di Chieti), Silvia Conti, dirigente della Polizia Stradale di Chieti, che illustreranno gli aspetti clinico medici derivanti dall’assunzione di alcol e gli effetti sulla sicurezza stradale, Francesca Spagna, farmacista e membro dell’Accademia Nobile “Collegio Chimico-Farmaceutico” di Roma, che tratterà le interazioni tra alcol e farmaci e tra alcol e sostanze stupefacenti e Gianfranco Di Cesare, farmacista, che illustrerà il fenomeno dei nuovi cocktail “di tendenza” ed i falsi sistemi per diminuire il tasso alcolemico.
Per l’occasione, la Polizia Stradale sarà presente con la strumentazione attualmente utilizzata sulle strade italiane in applicazione alle leggi vigenti in materia di sicurezza stradale ed al Codice della Strada. Sarà quindi possibile per chi parteciperà alla serata effettuare il test con l’etilometro.
Al termine della serata, ci sarà un dibattito pubblico moderato dal vicesindaco di Tollo e medico di famiglia, Achille Palladini, per discutere in maniera più approfondita i temi legati all’alcol ed alla sicurezza stradale, partendo dalle necessità degli intervenuti.
La guida in stato di ebbrezza è una delle principali cause degli incidenti stradali, spesso con gravi conseguenze per le persone coinvolte. Nei paesi industrializzati, secondo l’OMS, i traumi della strada sono la prima causa di morte sotto i 40 anni. Ci sono dati preoccupanti proprio sulla propensione all’uso dell’alcol da parte di chi si mette alla guida: nei primi 9 mesi del 2008 (dati del Ministero dell’Interno), nonostante ci siano stati 164 morti in meno rispetto ai primi 9 mesi del 2007, il 9,29% delle persone controllate sono risultate positive all’alcol, pari a 19.000 persone trovate in stato di ebbrezza. Nella provincia di Chieti durante il 2008 ci sono stati meno incidenti rispetto al 2007. Nello stesso anno su 666 sinistri avvenuti in provincia, 85 sono stati registrati a Chieti, mentre l'anno precedente su 821 sul territorio provinciale 134 hanno interessato quello comunale.

S.Martino S.M.: Rinvio dei "Santi Sposi"

Rinviata a domenica 25 la tradizione dei “Santi Sposi”

San Martino sulla Marrucina, 22 gennaio 2009

A causa delle previsioni meteo non incoraggianti e per disguidi organizzativi insormontabili, l’amministrazione comunale e la confraternita di San Giuseppe comunicano che la tradizione dei “Santi Sposi” con il rituale “sposalizio” delle statue di San Giuseppe e della Vergine Maria e la processione dei coniugi si svolgerà domenica prossima, 25 gennaio, alle 10.00 con il medesimo programma annunciato.
La celebrazione eucaristica si svolgerà alle 10.00 e sarà seguita dalla tradizionale processione che sfilerà per tutte le strade del paese, organizzata dalla Confraternita dedicata a San Giuseppe: nel corso del corteo gli sposi del paese doneranno confetti a tutti i partecipanti come segno di augurio e di condivisione della gioia del matrimonio.
«La festa dei Santi Sposi – ha spiegato il sindaco, Settembrino Giandonato – segna l’inizio, dopo la conclusione del periodo natalizio con le celebrazioni dell’Epifania, della serie di feste religiose e popolari di cui San Martino sulla Marrucina, fedele alla sua tradizione agricolo-pastorale, è piena. Quella dei Santi Sposti è una tradizione unica in Italia che distingue il nostro paese e che costituisce perciò la più importante manifestazione di fede popolare che il nostro territorio presenta».

21 gennaio 2009

S.Martino S.M.: Venerdì i "Santi Sposi"

Unica in Italia, venerdì si rinnova a San Martino sulla Marrucina la tradizione dei “Santi Sposi”


San Martino sulla Marrucina, 21 gennaio 2009


Una vera e propria festa di nozze caratterizza una delle tradizioni più sentite dalla comunità di San Martino sulla Marrucina: a “sposarsi”, ogni anno, sono la statua di San Giuseppe e quella della Vergine Maria, che santificano la loro unione ai piedi dell’altare e benedicono così tutte le nozze celebrate in paese e tutte le coppie di coniugi.
Viene da molto lontano la tradizione dei “Santi Sposi”, che la Chiesa un tempo celebrava il 23 gennaio di ogni anno, data tradizionale dello sposalizio di Maria e Giuseppe a Nazaret, ma che oggi viene celebrata la domenica successiva a Natale, nella nuova liturgia della Sacra Famiglia.
In paese, nonostante la riforma del calendario liturgico introdotta dal Concilio Vaticano II, i “Santi Sposi” vengono ancora celebrati nella data tradizionale con una cerimonia solenne a cui prendono parte tutti i coniugi del paese che processionalmente, abbigliati nei tradizionali costumi locali, raggiungono la chiesa parrocchiale, nella quale vengono sistemate una accanto all’altra le statue di San Giuseppe e della Madonna, ai piedi dell’altare, come se davvero fossero davanti a Dio per celebrare il loro matrimonio.
La celebrazione eucaristica si svolgerà venerdì mattina alle 10.00 e sarà seguita dalla tradizionale processione che sfilerà per tutte le strade del paese, organizzata dalla Confraternita dedicata a San Giuseppe: nel corso del corteo gli sposi del paese doneranno confetti a tutti i partecipanti come segno di augurio e di condivisione della gioia del matrimonio.
«La festa dei Santi Sposi – ha spiegato il sindaco, Settembrino Giandonato – segna l’inizio, dopo la conclusione del periodo natalizio con le celebrazioni dell’Epifania, della serie di feste religiose e popolari di cui San Martino sulla Marrucina, fedele alla sua tradizione agricolo-pastorale, è piena. Quella dei Santi Sposti è una tradizione unica in Italia che distingue il nostro paese e che costituisce perciò la più importante manifestazione di fede popolare che il nostro territorio presenta».

15 gennaio 2009

Casalincontrada: La rassegna dei carri di Sant'Antonio

Si rinnova la tradizionale rassegna dei carri di Sant’Antonio: quest’anno la celebrazione si arricchisce di nuovi contenuti e di riflessioni culturali

Casalincontrada, 15 gennaio 2009

Si rinnova sabato pomeriggio l’antica rassegna dei carri di Sant’Antonio a Casalincontrada, che quest’anno il comitato organizzatore, composto di cittadini che per tradizione familiare curano da decenni lo svolgersi della festa popolare: il 17 gennaio, memoria liturgica del santo, alle 15.00, il corteo delle “panettelle” (dal nome di un panino tipico che si prepara nei forni di campagna, fatto con l’anice) partirà da contrada Iconicella per dirigersi nel cuore del paese dove i carri allegorici, che rappresentano scene di vita contadina, torneranno a compiere la tradizionale sfilata, circondati dall’allegria dei festeggiamenti. Al termine, in piazza del Municipio, ci sarà la “riffa del maiale”, con in palio un intero suino. In tutto il centro storico ci saranno, per la prima volta, stand di prodotti tipici per degustazione e vendita curate da aziende agricole socie della Coldiretti Abruzzo e negli spazi comunali si aprirà la mostra «Santini, patrimonio di fede, storia e cultura», che al suo interno prevede la sezione «Sant’Antonio Abate, immagini nel tempo», mentre alle prime luci della sera, all’aperto l’associazione culturale «Il tratturo-folklore d’Abruzzo» di Pescara rappresenterà «Lu Sand’Andonie de na vote».
Domenica 18 gennaio, invece, la seconda parte della tradizione: alle 12 la processione, che si dipanerà dalla chiesa parrocchiale di Santo Stefano Protomartire, a conclusione della quale, in piazza del Muncipio, ci sarà la cosiddetta “estrazione dei mai”, una divertente e chiassosa asta di salami e prodotti tipici.
Nel pomeriggio, invece, alle 15.00 sarà proiettato il documentario «Sant’Antonio Abate nella tradizione casalese» realizzato nel 1997 da Dino Almonte, Fabio Toracchio, Valerio Montanaro e Argentino Montanaro.

14 gennaio 2009

Casacanditella e S.Martino S.M.: Le farchie di Sant'Antonio

Non solo Fara Filiorum Petri è “paese delle farchie”:
venerdì e sabato sera le alte torri di canne accese per devozione anche a Casacanditella e San Martino sulla Marrucina


Casacanditella e San Martino sulla Marrucina, 14 gennaio 2009


La vigilia della memoria di Sant’Antonio Abate, santo molto amato e venerato in Abruzzo, costituisce un momento importantissimo per la fede popolare soprattutto dei contadini, che legano al 17 gennaio fondamentali operazioni in casa ed in campagna. Per questo nella Val di Foro in particolare, la devozione verso il santo monaco egiziano assume caratteristiche speciali, che ogni anno vengono riassunte nella tradizione delle “Farchie” di Fara Filiorum Petri, che agli originari significati religiosi ha aggiunto memorie storiche del periodo dell’occupazione francese.
In realtà la tradizione delle farchie è ben viva sulle colline teatine e due centri, peraltro limitrofi a Fara Filiorum Petri, mantengono intatte le tipiche feste contadine della vigilia di Sant’Antonio con le alte torri di canne incendiate in onore del patrono delle messi: Casacanditella e San Martino sulla Marrucina celebreranno domani sera le loro “farchie”, che in parte sono dissimili da quelle faresi.
A Casacanditella, la tradizione è legata alle singole contrade del paese, ognuna delle quali ha la sua piccola farchia da incendiare all’interno del proprio territorio e attorno alla quale i contradaioli fanno festa con grasse libagioni, a base del maiale appena ucciso. Negli ultimi anni, pur mantenendo la consuetudine della farchia di contrada, la festa viene celebrata unitariamente attorno alla “grande farchia” in contrada Calcara, che simbolicamente è metà strada tra le due “anime” del paese, quella del centro e quella di Semivicoli. Nell’edizione 2009, in particolare, ogni contrada di Casacanditella ha deciso di portare la sua farchia alla Calcara: così saranno ben 12 le torri di canne che quest’anno svetteranno al tramonto del sole, corredate da una festa popolare organizzata nei minimi dettagli a base di musica e cibo.
A San Martino sulla Marrucina, invece, la farchia viene accesa sabato, giorno della memoria liturgica di Sant’Antonio, alle porte del paese, presso la chiesetta della Madonna del Suffragio, a simboleggiare l’apertura dei paesani a tutti coloro che vogliono condividere la gioia per l’uccisione del maiale, che nella civiltà contadina ha sempre rappresentato una fonte di ricchezza per tutte le famiglie. Grazie al lavoro dell’assessore Giovanni Dell’Arciprete, organizzatore da tempo insieme alla sua famiglia dell’antica tradizione legata alle farchie, sarà offerto un lauto banchetto a base di dolci tipici e carne di maiale a tutti coloro che vorranno intervenire.
Una Val di Foro, dunque, che domani sera si accenderà della luce vividissima delle torri di canne, a ricordare le origini contadine delle popolazioni che la abitano e che sono gelose della tradizione, simbolo di appartenenza.

05 gennaio 2009

Casacanditella: Il sindaco replica a Il Centro sui Mercatini di Natale

«L’amministrazione comunale ha dato il massimo supporto alla manifestazione “Mercatini di Natale”»: il sindaco di Casacanditella, Bruno Della Pelle, precisa il proprio impegno

Casacanditella, 5 gennaio 2009


«Una notizia priva di fondamento, frutto più della furia polemica degli organizzatori»: così il sindaco di Casacanditella, Bruno Della Pelle, commenta l’articolo apparso sulla cronaca locale de «Il Centro» lo scorso 4 gennaio, relativo alla manifestazione, svoltasi il 5 dicembre scorso, «I mercatini di Natale», nel cui sottotitolo compariva la precisazione «Ma il Comune era assente».
«L’amministrazione comunale – ha precisato il prof. Della Pelle – è stata presente per tutto ciò che è stato chiesto. In particolare:
1) La manifestazione si è svolta con il patrocinio del Comune, come risulta anche dai manifesti affissi e distribuiti;
2) Al Comitato è stato concesso un contributo di 700,00 euro, la cui disponibilità finanziaria, non prevista in bilancio, è stata reperita con una corrispondente riduzione dell’indennità di carica spettante al sindaco e agli assessori;
3) È stato concesso l’uso gratuito del suolo pubblico, consentendo agli organizzatori di incassare i contributi degli espositori;
4) Sono stati messi a disposizione un operaio del Comune, che ha lavorato alla predisposizione di quanto necessario nell’intera giornata del 6 dicembre, anche oltre il normale orario di servizio, ed un mezzo del Comune per il trasporto di materiali vari ed abeti dal vivaio di Bucchianico a Casacanditella; ovviamente il mezzo era guidato da un autista del Comune.
5) Alcuni amministratori comunali (l’assessore Gualtieri, il consigliere Daniele ed altri) hanno collaborato personalmente, svolgendo anche lavori manuali come l’illuminazione della scalinata dell’aarea monumento, l’allestimento dei presepi e altro);
6) Alla manifestazione hanno presentato lavori gli alunni delle scuole primarie di Casacanditella, Rapino e Fara Filiorum Petri, appartenenti alla direzione didattica di cui è dirigente scolastico il sottoscritto sindaco e alcune classi nelle quali presta servizio come insegnante l’assessore Gualtieri;
7) È stata attivata dalla sera del 5 dicembre l’illuminazione natalizia con luci e striscioni di auguri nel centro del paese.
In conclusione, trascurando le chiacchiere e restando ai fatti, posso serenamente affermare che l’amministrazione comunale è stata presente e ha dato il proprio contributo alla riuscita della manifestazione, collaborando nei limiti delle possibilità. Collaborazione e contributo che ha dato in passato e continuerà a dare in futuro a quanti, associazioni, comitati e privati, vorranno organizzare momenti o avvenimenti che consentano di vivere insieme il nostro paese, che è ricco di energie fisiche, umane e culturali e soprattutto di un tessuto sociale forte e capace di farlo progredire e crescere. Spiace rilevare che bastava una telefonata al sottoscritto o al Comune, come è accaduto tante altre volte nel nostro corretto rapporto con la stampa, per informarsi meglio ed evitare di dare una informazione errata».

03 gennaio 2009

Ripa Teatina: Festeggiamenti per i 100 anni di Elena Cornacchia

Seconda centenaria nel giro di due mesi a Ripa Teatina: lunedì compie un secolo di vita Elena Cornacchia, teatina d’origine, ripese d’adozione


Ripa Teatina, 3 gennaio 2009


A due mesi esatti dai festeggiamenti dei cento anni della nonnina del paese, Concetta Di Labio, Ripa Teatina si prepara a celebrare degnamente una seconda centenaria: il 5 gennaio, infatti, Elena Cornacchia, nata a Chieti nel 1909, raggiunge il secolo di vita.
Nonna Elena, teatina, è a Ripa Teatina dal 1938, quando ha sposato il marito che è morto nel 1969. Non avendo avuto figli, da allora vive con la cognata e la nipote in campagna. Donna forte e determinata, la neocentenaria ha sempre aiutato in casa con il proprio lavoro che per l’epoca non era proprio “tradizionale”: Elena infatti era assicuratrice, un impiego che ha svolto fino alla fine degli anni Ottanta, alla vigilia degli 80 anni. È lucida e cosciente e non si fa mancare nulla a tavola. Tuttavia, a causa del freddo di questi giorni, la grande festa organizzata dall’amministrazione comunale e dal centro sociale diurno per anziani “Giovanni Paolo II” (che ha aperto al suo interno uno specialissimo “club dei centenari”), prevista nella Sala Polivalente comunale, è stata spostata nell’abitazione della signora, che dista poche centinaia di metri dal Comune, in via Nicola Marcone.
«Con i cento anni di nonna Elena – ha dichiarato nel corso della serata il primo cittadino, Mauro Petrucci – iniziamo con gioia questo 2009, che ci regalerà altri tre centenari nel giro di pochi mesi: Ripa Teatina torna dopo diversi anni a festeggiare la longevità dei suoi abitanti, a dimostrazione che il nostro territorio è ancora sano. È un’occasione anche di rinsaldare i vincoli di amicizia e di appartenenza di tutta la comunità ripese. Pensiamo anche ad un’unica grande festa dei centenari nella prossima primavera alla quale inviteremo tutto il paese per stringerci attorno a queste vere e proprie memorie viventi della nostra comunità».

02 gennaio 2009

Villamagna: Presepe Vivente

Alle prime luci della sera di domenica prossima, a Villamagna torna la magia del Presepe Vivente nel centro cittadino


Villamagna, 2 gennaio 2009


Abituati alla secolare rappresentazione del «Miracolo di Santa Margherita» che ogni anno rievoca l’episodio centrale dell’identità paesana, gli abitanti di Villamagna da quattro anni hanno deciso anche di indossare abiti antichi anche d’inverno, per rappresentare uno degli eventi centrali della fede cristiana, la natività di Gesù. Così, un attivissimo gruppo di villamagnesi, patrocinati dall’amministrazione comunale ha allestito anche quest’anno, per la quarta volta, il Presepe Vivente, che si snoderà nelle vie del centro storico a partire dalle 18.00 di domenica prossima, 4 gennaio.
Luci soffuse, create ad hoc con l’illuminazioni pubblica, musica di sottofondo in filodiffusione, una voce narrante discreta accompagneranno i quadri della natività da Largo Mercato, passando per via Educandato e via del Popolo, riscoprendo le antiche viuzze del paese, che un tempo erano brulicanti di vita. Tutto il paese sarà coinvolto, grazie ad un’organizzazione spontanea che ogni anno torna ad “arruolare” come attori bambini, giovani, adulti ed anziani per una sera protagonisti della più grande storia mai raccontata.
«Il Presepe Vivente – ha spiegato il sindaco, Paolo Rosario Nicolò – rappresenta ormai un appuntamento che lega tutta la cittadinanza in un impegno che è insieme personale e comunitario: ci sentiamo tutti uniti in questa rappresentazione sacra che viene offerta per ricordare le fondamenta della nostra civiltà e della nostra cultura, profondamente legata alle tradizioni cristiane».