Unione delle Colline Teatine

Nasce nel 2005 dall'idea dei Comuni di Ripa Teatina, Vacri, Villamagna, Casacanditella, Casalincontrada, San Martino sulla Marrucina e Tollo (tutti in provincia di Chieti) di mettere insieme alcuni servizi per la cittadinanza ed ottimizzare le risorse.

25 ottobre 2008

Unione: Il presidente Petrucci protesta per la mancata approvazione dei fondi alle Unioni

Ancora un rinvio per i fondi da trasferire alle Unioni dei Comuni:
«La Regione vuole la nostra estinzione?», commenta Mauro Petrucci, presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine


Ripa Teatina, 25 ottobre 2008


Ancora una volta il Consiglio regionale, a poco più di un mese dalle elezioni, rifiuta di approvare una variazione di bilancio che consenta l’erogazione dei fondi statali dovuti alle Unioni dei Comuni, insieme al contributo di pari entità della Regione, dovuto anch’esso dopo la sottoscrizione dell’accordo con il Ministero per il finanziamento di questi enti: se ne riparlerà martedì, sempre che ci sia l’accordo politico tra maggioranza ed opposizione.
«È una situazione intollerabile – ha protestato il presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine, Mauro Petrucci, sindaco di Ripa Teatina – quella che si sta consumando in questi giorni a palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila: siamo ormai arrivati a novembre, le Unioni hanno dovuto affrontare un anno difficile per la mancanza di fondi che erano stati promessi, assicurati e stanziati dallo Stato. La Regione Abruzzo ha trovato il tempo per inserire in una variazione di bilancio questi soldi solo poche settimane fa e ora il voto del Consiglio dovrebbe ratificare un atto dovuto: non capisco ora, a poche settimane dalle elezioni, le motivazioni per le quali i consiglieri nicchiano ancora nel concedere ai nostri consorzi di Comuni quanto ci spetta. Le Unioni costituiscono, in un sistema di amministrazioni pubbliche sprecone, delle entità che invece si propongono di risparmiare per migliorare i servizi erogati a cittadini e questo compito lo hanno assolto finora in maniera egregia e con grande soddisfazione di tutti i nostri amministrati. Come è possibile parlare di emendamenti clientelari quando sono in gioco trasferimenti dello Stato in favore delle Unioni dei Comuni, che la Regione deve solo deliberare? Si dica piuttosto che i consiglieri regionali vogliono l’estinzione delle Unioni. Saremo attenti a chi, nel prossimo Consiglio regionale, difenderà le nostre sacrosante posizioni e ne trarremo le dovute conseguenze quando saremo anche noi nel segreto dell’urna il 30 novembre e l’1 dicembre».

24 ottobre 2008

Ripa Teatina: Nuovo piano toponomastico

3500 cittadini di Ripa Teatina hanno cambiato indirizzo: la giunta municipale ha varato la revisione totale della toponomastica cittadina


Ripa Teatina, 24 ottobre 2008


È in corso di realizzazione il progetto di revisione totale della toponomastica cittadina, approvato l’anno scorso dalla giunta municipale e ratificato dal Consiglio comunale: in questi giorni gli operai del Comune stanno installando la nuova cartellonistica e i responsabili dell’Ufficio Anagrafe stanno inviando le comunicazioni ufficiali ai residenti che si sono visti mutare l’indirizzo. Il cambiamento interessa la quasi totalità della popolazione ripese: su 4200 abitanti, circa 3500 hanno visto mutare il proprio indirizzo. Solo la maggior parte dei cittadini residenti in centro abitato ha mantenuto la via e il numero civico originario.
«Finalmente – ha spiegato il sindaco, Mauro Petrucci – ogni strada del nostro Comune avrà un nome ben definito e verrà meno la situazione di confusione e di caos che si creava, specie per chi veniva da fuori, quando si doveva ricercare un cittadino nelle contrade: prima era prevista una sola denominazione per ampie porzioni di territorio che hanno numerose strade e vie, con conseguenze ben immaginabili. Il nostro nuovo piano razionalizza una volta per tutte le denominazioni e con la cartellonistica che stiamo impiantando in ogni parte del territorio tutti potranno individuare con estrema facilità le zone e le vie ricercate».
In totale sono 56 le vie di nuova denominazione: la contrada che ha subito i maggiori cambiamenti è quella denominata Alento, che è stata suddivisa in 20 diverse vie; 9 le vie che ora compongono la contrada Santo Stefano, 8 a testa per le contrade Feudo e Casale.

16 ottobre 2008

Unione: Cinque Comuni del Foggiano in visita all'Unione delle Colline Teatine

Cinque Comuni della provincia di Foggia in visita a Ripa Teatina per “studiare” il funzionamento dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine


Ripa Teatina, 16 ottobre 2008


Una folta delegazione di amministratori e di tecnici dei Comuni di Carapelle, Ordona, Orta Nova, Stornara e Stornarella, tutti in provincia di Foggia, sono arrivati a Ripa Teatina per conoscere la realtà dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine. Le cinque realtà amministrative pugliesi hanno infatti da poco costituito l’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti e sono giunti in Abruzzo per studiare il funzionamento di una Unione, scegliendo quella che la Regione ha individuato come più dinamica ed attrattiva per quanto riguarda i finanziamenti.
I primi cittadini dei cinque Comuni foggiani, Remo Capuozzo (Carapelle), Michele Pandiscia (Ordona), Giuseppe Moscarella (Orta Nova), Mario Russo (Stornara) e Antonio De Angelis (Stornarella) hanno incontrato a Ripa Teatina il presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine, Mauro Petrucci, e il presidente del relativo Consiglio, Angelo Gialloreto, che hanno illustrato il funzionamento dell’istituzione unitaria e spiegato il modo di attrarre fondi con la previsione di servizi innovativi. Del resto, l’Unione dei Comuni delle Colline Teatine si regge solo sui finanziamenti statali e regionali, non chiedendo neppure un euro alle realtà amministrative che ne fanno parte.
L’Unione dei Comuni dei Cinque Reali Siti, che si dispiega in una pianura che va dal fiume Ofanto al fiume Fortore, la cosiddetta Capitanata, trae origine dal decreto di re Ferdinando IV che nel 1774 ordinò la costruzione di cinque “colonie” per incrementare l’agricoltura e favorire il ripopolamento della zona. Attualmente, i cinque Comuni che ne fanno parte abbracciano una popolazione di circa 36 mila abitanti, dediti principalmente all’agricoltura, alla piccola industria, in particolare aziende di trasformazione e un terziario di tipo tradizionale. Cinque comunità unite dalla storia e dall’economia, che stanno avviando un percorso amministrativo unitario per il quale hanno interpellato l’Unione teatina, che li ha accolti con grande calore, fornendo loro tutte le informazioni necessarie.
«L’Unione dei Comuni – ha spiegato il presidente, Mauro Petrucci, sindaco di Ripa Teatina – costituisce attualmente l’unica strada che hanno gli amministratori di realtà piccole per poter concretizzare sensibili risparmi di gestione senza abbassare la qualità dei servizi al cittadino e per poter avviare innovative azioni di promozione territoriale. Siamo orgogliosi che in poco tempo, l’Unione delle Colline Teatine sia diventati già una delle più dinamiche in Abruzzo, ponendosi anche come esempio per le realtà amministrative di tutta Italia. Per questo continuiamo ad insistere per una valorizzazione, da parte della Regione, di questa peculiare forma amministrativa, che è stata penalizzata negli ultimi mesi, a causa della mancanza del trasferimento dei fondi necessari».

11 ottobre 2008

Villamagna: Protesta con l'Enel del sindaco

Tre anni per lo spostamento di una cabina elettrica in posizione infelice, ma l’Enel ora rifiuta di provvedere: accade a Villamagna e il sindaco, Paolo Rosario Nicolò, protesta con l’ente


Villamagna, 11 ottobre 2008


Un vero e proprio calvario burocratico per una semplice dislocazione di una cabina per l’alimentazione elettrica di proprietà dell’Enel: è quello che sta vivendo il Comune di Villamagna, che il 31 agosto 2005 ha chiesto all’ex monopolista dell’energia elettrica di poter spostare l’installazione di piazza IV Novembre in un locale poco distante, già realizzato a spese dell’amministrazione comunale, al termine dei lavori di riqualificazione della Villa Comunale. L’Enel ha disposto il sopralluogo nell’autunno dello stesso anno, rimettendo al Comune un preventivo di circa 26 mila euro per la realizzazione dello spostamento.
A questo punto, l’amministrazione, al fine di procedere all’implementazione di sistemi integrati di risparmio energetico ed all’adeguamento e messa a norma dell’impianto di pubblica illuminazione, stipula un contratto, previa gara d’appalto, con la ditta Esconet di Lecce che chiede, tra gli obblighi dell’appaltatore, anche lo spostamento della cabina di piazza IV Novembre.
A questo punto, l’Enel inizia a porre problemi al Comune per la realizzazione del lavoro già preventivato e, sebbene un nuovo preventivo del 9 gennaio 2008 abbassi i costi dell’intervento fino a 21 mila euro, quattro mesi dopo, il 28 maggio, l’ente comunica senza alcuna giustificazione concreta l’impossibilità di accogliere la domanda di spostamento.
«La decisone dell’Enel – ha spiegato il sindaco, Paolo Rosario Nicolò – procura gravi danni al Comune, in quanto il contratto stipulato con la Esconet prevede l’obbligo dello spostamento, che l’ente elettrico ci aveva assicurato, comunicandoci l’importo del preventivo e addirittura anche le modalità di pagamento del lavoro. Non riesco proprio a comprendere le difficoltà frapposte all’improvviso dall’Enel: la cabina in questione è molto vecchia, i segni della sua vetustà sono evidenti, non si armonizza più con il contesto urbano, profondamente mutato dalla riqualificazione attuata dalla nostra amministrazione. Spero vivamente che l’ente elettrico muti la sua decisione, che ci ha sorpreso non poco, in considerazione della corrispondenza intercorsa in tre anni, sempre positiva; in caso contrario valuteremo le tutele opportune visto che a causa dei ritardi e del parere mutato dell’Enel saremo costretti a non rispettare una delle clausole onerose di un contratto stipulato considerando una disponibilità già espressa. Quel che mi stupisce ancora di più è che alla nostra lettera di sollecito spedita a giugno scorso, l’ente non abbia mai risposto».

09 ottobre 2008

Tollo: Il sindaco interviene sul Prg

«Il Piano Regolatore Generale sarà presto approvato»: il sindaco, Angelo Gialloreto, risponde ai rilievi della minoranza

Tollo, 9 ottobre 2008


«Il Piano Regolatore Generale lo approva il Consiglio comunale, previo l'accertamento di non contrasto con il Piano Territoriale di Coordinamentìo Provinciale e quindi sarà presto approvato»: così il sindaco, Angelo Gialloreto, risponde alle osservazioni apparse questa mattina sul quotidiano «Il Centro» in merito al rinvio del Prg nella scorsa seduta delle assise civiche.
«Il parere della Provincia – ha spiegato il dott. Gialloreto – è stato già controdedotto dal progettista del Prg, che ha riscontrato la conformità del piano al Ptcp. Il rinvio della discussione nel corso dell'ultimo Consiglio comunale è dovuto semplicemente al fatto che il responsabile del servizio tecnico ha ritenuto che le controdeduzioni non fossero sufficienti a colmare i rilievi della Provincia; stiamo infatti già lavorando per ulteriori controdeduzioni. In ogni caso, la posizione della maggioranza è compatta, uniforme ed unanime sull'approvazione del Prg, compreso l'assessore all'Urbanistica, che solo sulle osservazioni della Provincia ha espresso una posizione personale. In merito ad un'eventuale variante, essa si renderà necessaria in quanto, come ho sempre sostenuto, il Prg, dal momento della sua adozione fino alla sua approvazione, non può prevedere le nuove esigenze che nel frattempo emergono sul territorio. Le osservazioni proposte sono state recepite per rispondere alle esigenze dei cittadini e non, come afferma la minoranza, in maniera demagogica ed acritica per procurarci vantaggi elettorali a pochi giorni dalle Comunali. Il Prg è trasparente e sarà approvato presto dalla maggioranza compatta seguendo scrupolosamente i dettami della legge».